Il cambio USDCAD è in una fase ribassista, momentanea o da inversione, è ancora da stabilire tecnicamente.
Lunedi sera 8 febrraio, si sono presentate le condizioni per un ingresso short.
Ho impostato un ordine pendete short subito sotto il livello 1.3900.
Il giorno seguente il cambio, ha preso la giusta direzione fino a sfiorare il primo dei tp, osto a RR 1:1.
Con il senno di poi andava messo a break-even, in quanto il 10 febbraio la Presidentessa della FED Yellen, avrebbe tenuto la sua relazione semestrale in termine di politica monetaria.
Le sue parole, complice il crollo del petrolio, hanno provocato un forte appezzamento del dollaro statunitense nei confronti del dollaro Canadese, portandomi a colpire lo stop loss per soli 5 pips, per pi vedere il prezzo scendere nuovamente.
Rimane a mio avviso, ancora valida la tendenza short.
perdita totale : 2 posizioni da -116 pips L’OPERAZIONE NEL DETTAGLIO
NZDJPY
Operazione short, aperta il 11-02-16 su TF H4
Dopo la rottura della trend-line rialzista, al livello di 77,64, il cambio ha proseguito la sua corsa ribassista da prima rompendo 76.91, per poi andare a rimbalzare sul supporto 75,59 per formare nei giorni successivi, una flag ribassista da manuale.
Il segnale short è stato dato dalla rottura della flag e del livello di supporto 75,59.
Questa mattina l’acquisto di yen giapponese, considerato bene rifugio, è stato esplosivo, questo mi ha portato a chiudere velocemente l’operazione in profitto.
Nel video la previsione tecnica del mercato Forex per la settimana del 8 Febbraio
Riepilogo della settimana del 2 febbraio
La scorsa settimana, ha visto il rilascio di numerose notizie macroeconomiche di rilevo.
Nel complesso, si è verificato un deprezzamento del Dollaro contro quasi tutte le valute, rientrato in parte venerdi 5 febbraio, particolare rilevanza nel confronto dell’Euro, confermando forse, un attacco alla moneta unica da parte dei mercati.
EUR/USD
Mario Draghi, ha confermato la volontà di intervenire ulteriormente se necessario nel mese di marzo, al sostegno dell’economia dell’area Euro per evitare una pericolosa deflazione. Le stime per il 2017, sono scese al 1,6%, evidenziando una ripresa troppo debole.
I mercati, non hanno reagito avendo già scontato la notizia, e anzi, hanno spinto la coppia EUR/USD fino a 1.1246 andando a ritestare livelli dell’ottobre 2015.
Il rally ha avuto la sua massima esplosione, sul rilascio dei dati Statunitensi di mercoledì 3 febbraio, riguardanti l’indice ISM non manifatturiero e i servizi PMI, risultati negativi rispettivamente a 53.5 e 53.2.
Insignificante invece il movimento sui NFP, un dato ormai poco sentito dal mercato, in termine di volatilità.
Tecnicamente, la rottura della flag ribassista, potrebbe dare un ulteriore spunto rialzista nel breve e medio termine, complice la dichiarazione della Fed, di non rialzare i tassi nel mese di febbraio.
GBP/USD
Giovedì 4 febbraio, la BOE ha lasciato invariati i tassi di interesse a allo 0.5%, dando inizio a una correzione al ribasso della coppia GBPUSD, andando a terminare venerdì sul livello di prezzo posto a 1.4445.
Tecnicamente il trend rimane ribassista finché il livello di resistenza posto nell’area di 1.4390 non verrà violato.
AUD/USD
La RBA (Banca centrale Australiana), ha lasciato invariati i tassi d’interesse al 2%, dato che il mercato aveva già scontato precedentemente, e che non ha causato significativi movimenti di prezzo. La settimana si è chiusa con il cambio al prezzo di 0.7063, livello di supporto toccato diverse volte nell’ultimo trimestre del 2015.
ANALISI SETTIMANALE DEL MERCATO FOREX DAL 31 GENNAIO AL 5 FEBBRAIO 2016
La settimana scorsa, ha avuto come protagonista, il rilascio dei tassi d’interesse di Stati Uniti, Nuova Zelanda e Giappone.
USA e NZD, hanno rispettato le stime degli analisti, confermando i rispettivi tassi a 0.50% per gli USA, e 2,50% per NZD.
L’impatto sui mercati, è stato davvero minimo.
L’analisi tecnica ha funzionato bene fino al rilascio dei tassi d’interesse Giapponesi, che a sorpresa, sono stai portati in negativo, a – 0.10%.
La decisione della BOJ, ha provocato una forte ondata di vendite sulla valuta JPY. Questa decisione ha portato gli operatori a comprare Dollari, ritenendoli un bene al momento più sicuro, causando un forte apprezzamento del Biglietto verde.
In questo momento siamo su livelli di prezzo importanti per le coppie USDJPY, NZDJPY, ed EURUSD.
Nel video troverete i dettagli e i consigli operativi su queste 3 coppie, e sulle major del mercato forex.
Ci troviamo in una fase long iniziata il 3 dicembre 2015. Questa salita ha formato una trendline rialzista ben evidente nel grafico.
Il suo terzo ritest, e la tenuta del livello di supporto 1.5285, mi hanno dato il segnale di continuazione long.
Purtroppo il cambio, ha preso la direzione inversa andando a colpirmi lo stop loss, per poi, come spesso capita, prendere subito la direzione da me ipotizzata e continuare la sua salita a confermare il trend rialzista.
Con il senno di poi, sarebbe stato opportuno attendere la rottura dei massimi della barra prima di entrare a mercato.
Il grafico mostra una figura ad M, che tipicamente indica una possibilità di continuazione al rialzo.
La tenuta della trend-line colpita per almeno tre volte e la rottura del livello di resistenza 0.6486, mi hanno dato i segnale long.
La sera c’è stato il rilascio dei tassi d’interessi in Nuova Zelanda, per proteggermi ho spostato lo stop-loss in stop profit di 5 pips, nonostante cio’, sul rilascio dei dati, l’alta volatilità mi ha fatto chiudere l’operazione con un loss di 1,5 pips
Dopo il rilascio del tasso d’interesse CANADESE, la coppia è scesa fino a testare un livello a mio avviso importante, 1.4174.
Lo ha rotto e prontamente il 25 gennaio, è rientrato chiudendo sui massimi la seduta giornaliera.
Mi ha lasciato pensare ad una continuazione del trend long, quindi ho inserito un ordine in acquisto.
Doo una bella partenza, alle 10:30, dopo un rialzo improvviso di 40 pips, il cambio ha invertito la sua direzione andando a colpirmi lo Stop-loss.
Perdita totale : 2 posizioni da -189 pips
Come sempre RR 1:1.(MINIMO)
L’OPERAZIONE NEL DETTAGLIO
GBPUSD
Operazione short, aperta il 26-01-16
Dopo la profonda discesa, il cambio ha ritracciato fino a ritestare la trend-line ribassista . La tenuta della resistenza 1.4309 e la rottura del supporto 1.4241, mi hanno dato il via all’operazione short.
Dopo una buona partenza, la beffa; inversione del prezzo, salita lenta ma costante fino a colpire il mio livello di stop-loss per 0,1 pips!
Successivametne nella giornata del 27 gennaio, è tornato sui livelli di apertura. Questo è un esempio chiaro della manipolazione del mercato, perchè non hanno ne valenza tecnica, ne fondamentale, dei movimenti del genere, dove per 4 giorni di fila, il prezzo compie accelerazioni in un direzione per poi recuperare tuto il giorno dopo.