Il cambio, si trova in una fase a mio avviso ribassista.
Possiamo notare una trend-line ribassista di lungo periodo, che il presso ha testato più volte. Questo le conferisce una buona affidabilità.
Dopo aver rimbalzato sul livello di supporto posto al prezzo di 81.500, abbiamo assistito al formarsi di un piccolo canale rialzista, che nel contesto di un trend di fondo ribassista, ho considerato un normale ritracciamento
La tenuta della trend-line ribassita, unita alla rottura del canale e alla violazione del supporto 82.160, mi hanno dato il segnale per entrare short.
A pochi pips dal tp , ho deciso di sacrificare una manciata di pips per cercare di raggiungere un target più elevato, ho spostato lo stop loss sopra il livello 81.540, garantendomi cosi almeno un 3,8% di guadagno.
Purtroppo il prezzo ha ritracciato di quel tanto, che è bastato a farmi estromettere dal trade, non consentendomi così di andare a colpire il livello di Tp da me auspicato.
IN QUESTA VIDEO-ANALISI SETTIMANALE, HO TROVATO SPUNTI OPERATIVI SUI SEGUENTI CAMBI
EUR/USD – long
USD/CAD – short
NZD7YEN – short
EUR/NZD – long
AUD/CAD – long
USD/YEN – short
USD/CHF – short
EUR/CAD – long
EUR/GBP – long
AUD/NZD – long
AUD/CHF – short
EUR/AUD – long
RIEPILOGO DELLA SCORSA SETTIMANA:
La settimana scorsa, non ha avuto notizie macroeconomiche di rilievo. Abbiamo assistito a giornate con una bassa volatilità.
Si è rivelata corretta l’analisi su EURUSD short sotto 1.1353, ora ci troviamo su un supporto importante a 1.1083.
Anche lo short su GBPUSD su rottura del canale, è andato a buon fine, consiglio di rimanere alla finestra in questi giorni, il probabile referendum nel Regno unito, potrebbe causare una volatilità anomala sui cambi comprendenti GBP.
Chi avesse preso lo short su EURNZD e EURCAD, sarebbe ancora dentro all’operazione sul primo e avrebbe abbondantemente preso profitto sul secondo.
Entrambi i cambi, sono ora su importanti livelli di supporto.
Settimana difficilissima da lavorare. La volatilità l’ha fatta da padrona, un su e giù difficile da prevedere.
Ogni notizia, è stata la scusa per movimenti senza giustificazione, massimi e minimi ripetuti più volte al giorno.
Speculazione e basta, niente domanda e offerta, solo ed esclusivamente un mercato sporco e difficilissimo da lavorare. A VOI I DETTAGLI
TRADE ESEGUITI : 2
TRADE IN PROFITTO: 1
TRADE A BREAK EVEN: 0
TRADE IN PERDITA: 1 GAIN%: +0,17% PIPS: +74
Ti ricordo, che il mio trading si basa sull’esclusiva osservazione del prezzo.
Non utilizzo indicatori tecnici di nessun genere.
Non considero l’analisi fondamentale.
Nel video la previsione tecnica del mercato Foerx, indici Dax e Mib, Gold e Crudeoil per la settimana del 14 Febbraio
Riepilogo della settimana del 7 febbraio
La settimana scorsa, abbiamo assistito ad una volatilità impressionante.
Montagne russe sui mercati.
Market mover della settimana è stata Janet Yellen, con la relazione semestrale di politica monetaria al congresso.
Le sue dichiarazioni hanno portato ad una iniziale apprezzamento del biglietto verde, per poi vederlo riassorbito velocemente.
Hanno comunque tenuto i principali livelli di prezzo.
Nella video analisi i dettagli di DAX, ITA40, CRUDE OIL, GOLD
E LE VALUTE
EURUSD
Dopo il rally della scorsa settimana, potremmo assistere ad un ritracciamento, specie oggi (15 febbraio) in quanto i mercati usa sono chiusi per festività.
Rimane long la mia vision, sopra la resistenza di 1.1387
GBPUSD
Ha tenuto molto bene la resistenza ad 1.45650, incuneando il prezzo all’interno del canale rialzista.
sulla rottura, vedo una forte possibilità della continuazione del trend short.
USDCAD
Petrolio permettendo, la vision rimane ribassista, sotto il supporto 1.3800
Ea ancora i dettagli per
NZDYEN short,
EURNZD short,
AUDCAD short,
GBPAUD short,
NZDCAD short,
EURCAD short,
GBPNZD short,
Il cambio USDCAD è in una fase ribassista, momentanea o da inversione, è ancora da stabilire tecnicamente.
Lunedi sera 8 febrraio, si sono presentate le condizioni per un ingresso short.
Ho impostato un ordine pendete short subito sotto il livello 1.3900.
Il giorno seguente il cambio, ha preso la giusta direzione fino a sfiorare il primo dei tp, osto a RR 1:1.
Con il senno di poi andava messo a break-even, in quanto il 10 febbraio la Presidentessa della FED Yellen, avrebbe tenuto la sua relazione semestrale in termine di politica monetaria.
Le sue parole, complice il crollo del petrolio, hanno provocato un forte appezzamento del dollaro statunitense nei confronti del dollaro Canadese, portandomi a colpire lo stop loss per soli 5 pips, per pi vedere il prezzo scendere nuovamente.
Rimane a mio avviso, ancora valida la tendenza short.
perdita totale : 2 posizioni da -116 pips L’OPERAZIONE NEL DETTAGLIO
NZDJPY
Operazione short, aperta il 11-02-16 su TF H4
Dopo la rottura della trend-line rialzista, al livello di 77,64, il cambio ha proseguito la sua corsa ribassista da prima rompendo 76.91, per poi andare a rimbalzare sul supporto 75,59 per formare nei giorni successivi, una flag ribassista da manuale.
Il segnale short è stato dato dalla rottura della flag e del livello di supporto 75,59.
Questa mattina l’acquisto di yen giapponese, considerato bene rifugio, è stato esplosivo, questo mi ha portato a chiudere velocemente l’operazione in profitto.
Nel video la previsione tecnica del mercato Forex per la settimana del 8 Febbraio
Riepilogo della settimana del 2 febbraio
La scorsa settimana, ha visto il rilascio di numerose notizie macroeconomiche di rilevo.
Nel complesso, si è verificato un deprezzamento del Dollaro contro quasi tutte le valute, rientrato in parte venerdi 5 febbraio, particolare rilevanza nel confronto dell’Euro, confermando forse, un attacco alla moneta unica da parte dei mercati.
EUR/USD
Mario Draghi, ha confermato la volontà di intervenire ulteriormente se necessario nel mese di marzo, al sostegno dell’economia dell’area Euro per evitare una pericolosa deflazione. Le stime per il 2017, sono scese al 1,6%, evidenziando una ripresa troppo debole.
I mercati, non hanno reagito avendo già scontato la notizia, e anzi, hanno spinto la coppia EUR/USD fino a 1.1246 andando a ritestare livelli dell’ottobre 2015.
Il rally ha avuto la sua massima esplosione, sul rilascio dei dati Statunitensi di mercoledì 3 febbraio, riguardanti l’indice ISM non manifatturiero e i servizi PMI, risultati negativi rispettivamente a 53.5 e 53.2.
Insignificante invece il movimento sui NFP, un dato ormai poco sentito dal mercato, in termine di volatilità.
Tecnicamente, la rottura della flag ribassista, potrebbe dare un ulteriore spunto rialzista nel breve e medio termine, complice la dichiarazione della Fed, di non rialzare i tassi nel mese di febbraio.
GBP/USD
Giovedì 4 febbraio, la BOE ha lasciato invariati i tassi di interesse a allo 0.5%, dando inizio a una correzione al ribasso della coppia GBPUSD, andando a terminare venerdì sul livello di prezzo posto a 1.4445.
Tecnicamente il trend rimane ribassista finché il livello di resistenza posto nell’area di 1.4390 non verrà violato.
AUD/USD
La RBA (Banca centrale Australiana), ha lasciato invariati i tassi d’interesse al 2%, dato che il mercato aveva già scontato precedentemente, e che non ha causato significativi movimenti di prezzo. La settimana si è chiusa con il cambio al prezzo di 0.7063, livello di supporto toccato diverse volte nell’ultimo trimestre del 2015.